martedì 30 ottobre 2012

Romney e le bugie sulla Fiat


A una settimana dalle elezioni, tutti gli sforzi sono ormai concentrati negli stati chiave. I più importanti (per il numero di collegi elettorali che rappresentano) sono la Florida e l'Ohio. Quest'ultimo è fondamentale per Romney: nessun candidato repubblicano ha mai vinto senza l'Ohio. I sondaggi danno il presidente in leggero vantaggio (nel nord dello stato ci sono le industrie automobilistiche salvate da Obama) e Romney sta concentrando i suoi ultimi sforzi qui.


Ieri è andato in onda un nuovo spot  dei repubblicani che prende di mira proprio Chrysler. Lo spot sostiene che gli "italiani" che controllano la Jeep (parte di Chrysler, e quindi di Fiat) stiano per spostare la produzione in Cina.

La rubrica "fact checker" del Washington Post ha assegnato quattro Pinocchi allo spot: non dice nulla di vero.
La Jeep ha rilasciato un comunicato spiegando che in raeltà riaprirà una fabbrica cinese che aveva chiuso nel 2009, e che non ci saranno conseguenze occupazionali in Ohio.
E forse Romney sapeva di essere un tantino sopra le righe con questo spot. Contrariamente alla prassi, nessun portavoce repubblicano ha annunciato in televisione la nuova campagna pubbicitaria.

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