domenica 4 novembre 2012

Perchè l'Ohio è in bilico


Gli swing states sono gli stati in bilico, dove il risultato del voto è scontato. Tutti sanno che la California voterà democratico e il Texas repubblicano, ma alcuni stati minori ogni tanto cambiano idea. Il Nord Carolina e il Colorado, per esempio, nel 2008 hanno votato per Obama grazie all'incessante lavoro del porta a porta di centinaia di volontari. Il Wisconsin è incerto perchè nel 2010, alle elezioni di mezzo termine, i repubblicani sono riusciti a strapparne la maggioranza. In Florida l'immigrazione (interna e non) cambia di continuo la demografia della popolazione, rendendo imprevedibile il risultato.

L'Ohio invece è sempre in bilico. E fatta eccezione per il 1960, quando Kennedy divenne presidente senza conquistarlo, ha sempre votato per il vincitore. Perchè?


Fondamentalmente, facendo da cerniera geografica fra regioni molto diverse fra loro (il sud religioso, il nordest progressista, il midwest agricolo) è un condensato dell'intera nazione.

Nel nord est ci sono importanti centri industriali dove i sindacati continuano ad avere un ruolo di influenza che nel resto del paese hanno perso da decenni. Toledo e Perrysburg assomigliano più al Michigan (dove c'è Detroit, la capitale dell'industria automobilistica) che al resto dello stato. Ci sono anche grossi centri urbani come Cleveland, una delle città della cosiddetta Rust Belt, la striscia della ruggine (quella zona che negli anni Ottanta ha dovuto reinventare la propria economia, da centro industriale divenuto obsoleto a città moderna con università e musei e servizi).

Basta uscire da questi centri urbani però, per ritrovare il tipico paesaggio (ed elettorato) del Midwest: campi di granturco, fienili dipinti di rosso e piccole chiese di campagna. Ovvero: conservatori. 
A Ovest ci sono le montagne del West Virginia, uno stato montagnoso e dove l'unica fonte di guadagno sono le miniere di carbone (ecco perchè durante i dibattiti presidenziali Romney ogni tanto tirava fuori il carbone).

Le città più importanti (Columbus, la capitale, e Cincinnati) riflettono una tendenza del resto d'America: democratiche al centro, conservatrici nei sobborghi-dormitorio.
Ci sono poi piccoli centri che sarebbero conservatori ma che ospitano grosse università (fino a 25mila studenti), tradizionali centri di sinistra.

Insomma, un bel casino.


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